Caos pagamenti. Una situazione sempre spiacevole quando avviene. Il vero problema è che avviene sempre più spesso nel nostro calcio.
Una stagione calcistica ripartita da poco dopo l’ubriacatura del calciomercato. Il calcio italiano si rimette in moto per tentare di ritornare ad essere competitivo come una volta. Gli anni ’80, quelli del Mondiale di Spagna, di Enzo Bearzot e Paolo Rossi.
Erano gli anni in cui i più grandi giocatori del mondo sceglievano il calcio italiano come loro posto di lavoro. Oggi la realtà è ben diversa, soprattutto a livello economico. I più grandi, e prestigiosi club italiani, vivono un momento complicato. I bilanci sono sempre più spesso in rosso e sono spesso deficit di centinaia di milioni di euro. A pioggia tutto il sistema calcio italiano sembra risentire di questa situazione. Per questo non sorprendono i problemi di natura economica che coinvolgono i club più diversi, in tutte le categorie. Così come non desta sorpresa la difficoltà che sta attualmente toccando la società del Taranto.
Caos pagamenti, il Taranto nei guai
Il procuratore federale ha deferito il Taranto per il mancato pagamento degli emolumenti ai tesserati. Una triste storia che continua a ripetersi. Ecco la nota della Figc:
«Il Procuratore Federale a seguito di segnalazione della Co.Vi.So.C., ha deferito al Tribunale Federale Nazionale Sezione Disciplinare il Taranto FC 1927 (Girone C di Serie C) a titolo di responsabilità propria per non aver provveduto, entro il termine del 1° agosto 2024, al pagamento in favore di tesserati degli emolumenti relativi alla mensilità di giugno 2024 nonché al pagamento in favore di un tesserato di altri compensi. La società è stata inoltre deferita a titolo di responsabilità diretta per gli atti e i comportamenti posti in essere da Salvatore Alfonso e Massimo Giove, all’epoca dei fatti rispettivamente amministratore unico e procuratore speciale del club»